Google ha rivisto le linee guida per i suoi raters.
Il pdf, in 160 pagine, si può scaricare da qui.
Qualche giorno fa, ho scritto un pezzo in cui “svelavo” il primo e il secondo “segnale di ranking” di Google. Lo svelamento è, più che altro, un vero e proprio “manifesto”, un modo di vedere la SEO e di interpretare i fattori di posizionamento. Chi lo ha letto saprà che, secondo me, i primi due fattori di posizionamento su Google sono la convenienza propria di Google (che parzialmente è anche la convenienza propria dell’utente) e il contenuto (che comprende anche il codice).
Questa duplice “rivelazione”, per nulla rivoluzionaria ma fondata su solide basi di lavoro ed esperienza quotidiana, non fa che trovare conferme.
Il pdf con le linee guida generali dei cosiddetti “raters” di Google, la componente umana dell’algoritmo, quelle persone che devono valutare se un sito proponga contenuti adeguati o meno, è documento che girava già in passato e che dovrebbe essere ben noto a tutti coloro che si occupano di SEO. Quello che si trova online adesso è la versione 2015 e, come detto, è Google stesso a diffonderlo (a dispetto della dicitura a fondo pagina “Proprietary and Confidential – Copyright 2015”
Ebbene, le 160 pagine del documento si focalizzano su molti concetti, fra cui emergono su, tutti, il contenuto (Main Content) e la comprensione delle esigenze dell’utente a partire dalla sua azione di ricerca.
Ecco una serie di esempi.
Il capitolo 5, parte 1, spiega le caratteristiche per ritenere un sito “di alta qualità”.
Il capitolo 12, parte 2, per esempio, invita alla comprensione delle esigenze dell’utente sul mobile.
Il capitolo 12, parte 7, spiega come catalogare gli intenti dell’utente sulla base della sua azione di ricerca.
Poi la guida offre una serie interessantissima di esempi e di catalogazioni delle query. Guarda un po’ cosa (sempre) c’è sulla colonna di sinistra: User intent.
Va letto tutto, ma per la comprensione generale, questo è un ottimo inizio.
Insomma: secondo Google un suo “rater” dovrebbe lavorare avendo in mente il contenuto e l’utente.
E allora, come dovrebbe lavorare un blogger? Un giornalista? Un’intera redazione di giornalisti? E i SEO? Il marketing? I commerciali? I centri media? Gli editori?
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