Ogni tanto, periodicamente, succede che qualcuno dica che la SEO è morta. Di solito accolgo questa frase con un sorriso. Il medesimo, accondiscendente sorriso con cui si accoglie chi ti dice che è morto il teatro o che è morta la radio o bla bla bla.
La SEO è morta, generalmente, per chi deve riempirsi la bocca e per chi non sa di cosa sta parlando.
Certo, quando poi uno legge su Mashable che la SEO sarebbe morta, allora si comincia a tremare un po’. Non perché la cosa possa essere vera, ma perché vuol dire che proprio tutti hanno bisogno di riempirsi la bocca.
D’altro canto, fin dall’attacco del pezzo si capisce che qualcosa non va:
«What are you hoping for when you search for something on Google?
Are you looking for a site that deployed every SEO tip and trick to game their way to the top of the list? Or a site that has relevant, reliable, authoritative content?»
Le domande non possono che essere retoriche. È assolutamente ovvio che se cerco qualcosa su Google spero di trovare, una volta che scelgo a chi dare il mio click, una landing page che soddisfi le mie esigenze e le mie richieste e quello che sto cercando.
Ma allo stesso modo, le domande sono malposte.
Vediamole in un altro modo:
«Se chi si occupa di SEO riesce a portare in buona posizione su Google una pagina web che ti dà tutte le informazioni che cercavi in mani era approfondita e articolata, sarai soddisfatto di aver trovato quel sito?»
E’ ovvio che la risposta sia: «Certo che sì».
Ecco, questo è (solo) uno dei motivi per cui la SEO non è morta. Anzi, sta benissimo. Ed è uno strumento fondamentale per “promuovere” i contenuti di qualità, uno strumento che morirà soltanto quando moriranno i motori di ricerca.
Certo, se si considerano SEO i trucchi (magari black hat), allora è un altro paio di maniche. Ma i trucchi non servono a chi utilizza la SEO per attirare lettori di qualità.
I trucchi servono a chi fa junk news e non ha niente da dire. Così come la SEO morta.
La morte del SEO su Google Trends
Davvero buffo il post di Rand Fishkin su Moz. Dal quale si evince la medesima esasperazione che troverete da queste parti, tutte le volte che si affronta il tema.
Fishkin mostra un’immagine tratta da Google Trends, che illustra un “evidente calo di interesse per il SEO”.
Naturalmente
[L’immagine d’apertura è tratta dalla Guida di Google] [Da leggere anche:– Integra SEO, Social e PR, o sarai morto , 9 luglio 2013
– Cos’è davvero il SEO in Italia, 25 luglio 2013
– Il Seo è morto. Lunga vita all’ottimizzazione social, 9 agosto 2013
– SEO morto? Ma non dite assurdità!, 22 agosto 2013
– Are We Coming to the End of SEO, 15 luglio 2014
– Youporn è morto (o non si sente tanto bene?), 30 marzo 2015]
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