AI Overviews di Google

Quando Google decide di cambiare qualcosa nel suo motore di ricerca, inevitabilmente cambia anche il modo in cui ci relazioniamo con le informazioni online, visto il sostanziale monopolio nell’ambito della search su internet. È successo con l’arrivo degli snippet, è successo quando abbiamo iniziato a parlare di search intent, e succederà ancora adesso con l’introduzione delle nuove funzionalità basate su Gemini 2.0. Non si tratta soltanto di tecnologia: si tratta di un cambiamento nelle aspettative delle persone che usano i motori di ricerca e nelle logiche con cui le persone trovano e utilizzano le informazioni.

Search Generative Experience e “query fan-out”

L’introduzione della “AI Mode”, una modalità ancora sperimentale accessibile agli utenti Premium Google One AI. Questa modalità sfrutta al massimo il potenziale di Gemini 2.0 tramite un approccio chiamato “query fan-out”: il motore lancia contemporaneamente più query correlate per rispondere in modo più completo a domande complesse e articolate.

Questo significa che:

  • È possibile fare domande multi-step e ottenere risposte integrate e coerenti.
  • Gemini 2.0 raccoglie e analizza informazioni da fonti diverse, incluse quelle in tempo reale del Knowledge Graph e dati commerciali per shopping.
  • Le risposte possono combinare testo, immagini e altri contenuti multimediali, generando risposte ad alta personalizzazione.

AI Overviews in Italia

Al momento, le AI Overviews potenziate da Gemini 2.0 non sono ancora completamente disponibili in Italia, dove Google sta conducendo test per implementarle ufficialmente nei prossimi mesi. Tuttavia, quando arriveranno, segneranno un cambiamento rilevante anche per gli utenti italiani, che potranno beneficiare di riepiloghi concisi e immediatamente fruibili in risposta alle loro query, senza dover necessariamente visitare singole pagine web.

AI Overviews vs Deep Research

A differenza della Deep Research, che raccoglie e sintetizza informazioni da molteplici fonti per creare panoramiche ampie e approfondite, le AI Overviews puntano sull’immediatezza. Se la Deep Research è orientata alla raccolta e sintesi dettagliata di contenuti da diverse fonti, le AI Overviews sono pensate per fornire risposte rapide e puntuali, eliminando la necessità di navigare tra diversi risultati. E sono integrate dentro al motore di ricerca di Google.

L’impatto sulla SEO: più relazionale, meno algoritmica

Questi cambiamenti significano una cosa molto precisa per chi si occupa di SEO: non basta più pensare alla SEO come una serie di trucchi algoritmici o semplicemente keyword-oriented. La SEO diventa sempre più relazionale, focalizzata sull’esperienza dell’utente, sulla pertinenza e sull’autorevolezza del contenuto prodotto.

Chi crea contenuti solo per attirare traffico potrebbe trovarsi in difficoltà: gli utenti potrebbero infatti non cliccare più se troveranno già le risposte soddisfacenti direttamente nella pagina dei risultati. Al contrario, chi saprà creare contenuti di valore e rispondere ai bisogni reali delle persone si troverà in una posizione privilegiata, diventando fonte diretta per Google e riferimento per chi cerca.

In un contesto sempre più dominato dalle intelligenze artificiali generative, dunque, la vera sfida sarà quella di creare contenuti che non siano solo tecnicamente ottimizzati, ma capaci di offrire una reale utilità, costruendo relazioni autentiche con le persone che li utilizzano.

Ovviamente, dobbiamo aspettarci che, ancora una volta, il traffico organico da motore di ricerca calerà.

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