Non c’è mai stato, sul mio profilo Facebook, un “coinvolgimento” (engagement significa coinvolgimento) tale come quello che sta avendo, da ormai sei giorni, una banale osservazione sul paradossi della diffusione degli antivaccinatori sui social. Non l’ha avuto il lungo lavoro estivo sulla Grecia, non l’ha avuto quello su L’Aquila, non ce l’hanno i pezzi sul futuro del giornalismo né quelli sul calcio. La cosa è interessante da un punto di vista sociologico e antropologico. Ma anche parecchio un po’ preoccupante.
Vaccini+social = basta. Dico davvero, non se ne può più. Che si debba far "campagna pro". Che i "vaccinatori" debbano…
Posted by Alberto Puliafito on Sabato 24 ottobre 2015
Le considerazioni sul tema (anzi, sui temi che emergono) le farò in maniera più approfondita più avanti. Adesso mi interessava fissare qui questo appunto.
E ribadire che, evidentemente, per costruire una conversazione costruttiva, spazi “privati” come questo sito sono più utili di uno spazio sociale come Facebook.
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