Il Google DNI Innovation FUND è un’enorme opportunità per chiunque abbia idee innovative per il giornalismo.
Il prossimo bando scade l’11 luglio.
Anche noi di Slow News parteciperemo con un’idea. Ma siccome siamo convinti che l’ecosistema giornalistico si cambi solamente costruendo competenze e condivisione delle medesime, la prossima settimana, su Wolf, proporremo ai nostri abbonati uno speciale dedicato alla Google DNI, cercando di capire come si partecipa, cos’è meglio fare, cosa è meglio non fare.
Daremo insieme un’occhiata ai progetti che hanno vinto la prima edizione, pubblicheremo il contributo (ovviamente autorizzato da Google) di qualcuno che ce l’ha fatta e faremo conversazione insieme sul tema. Se vuoi seguirci in questo percorso, abbonati a Wolf.
Ovviamente, non abbiamo la bacchetta magica e non sappiamo se riusciremo a vincere il bando o a fornire i consigli perfetti, ma di sicuro costruiremo nuove reti fra professionisti del giornalismo e della comunicazione. Cos’è questo, se non innovare utilizzando le buone pratiche di sempre declinate con le nuove possibilità che offre il web?
Cos’è la Google DNI?
L’acronimo DNI sta per Digital News Initiative. Frutto di una collaborazione fra Google e editori europei per supportare il giornalismo di qualità e incoraggiare la creazione di un ecosistema informativo più sostenibile, attraverso la tecnologia e l’innovazione.
Cos’è il Google DNI Innovation FUND?
È un fondo di finanziamento che prevede l’erogazione di 150 milioni di euro in tre anni, per dare a organizzazioni di ogni dimensione la possibilità di provare “nuove cose” nel mondo del giornalismo.
Come si partecipa?
C’è un bando. La seconda edizione scade l’11 luglio 2016. Se vuoi scoprire come parteciperemo noi, che consigli danno i vincitori, che altri progetti hanno vinto, quali possono essere le buone pratiche, Wolf ti propone un’analisi ragionata. Abbonati.
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