Google Phantom 2 – The Quality Update – Ci sarebbe stato un importante aggiornamento nell’algoritmo di Google, intorno al 3 maggio 2015.
Talmente importante da essere inserito anche nella Google Algorithm Change History di MOZ.
Il primo a scriverne è stato, l’11 maggio, Glenn Gabe, cui si deve anche il nome Phantom 2 (e anche l’analisi e il battesimo del primo Phantom, nel 2013). In italiano, ne parla – attingendo dall’analisi di Gabe – il Tagliablog.
Search Engine Land ha pubblicato la conferma da parte di Google dell’avvenuto aggiornamento.
Dettagli ufficiali, però, non ce ne sono. Si tratterebbe, comunque, di un aggiornamento che non ha fatto distinzioni fra i siti ottimizzati o meno per il mobile.
Secondo le analisi fin qui pubblicate, l’aggiornamento sarebbe l’ennesimo tentativo da parte di Google di premiare la qualità. O perlomeno di penalizzare chi, di qualità – qualunque cosa significhi –, non ne offre.
Sommariamente, le analisi a questo aggiornamento suggeriscono, per contrastare eventuali perdite di traffico organico, queste linee guida:
– no al click baiting
– no agli articoli troppo corti
– no ai link innaturali in uscita (leggasi anche: usare il nofollow, se e quando serve Google offre una guida in merito)
– no a brutte esperienze utente
– no all’ossessione per le guide (gli how to)
– sì a tutto il resto (non proprio tutto, eh. Cioè, sì ad articoli approfonditi, link naturali, buona esperienza utente, contenuti originali e via dicendo: le solite buone pratiche. Niente di nuovo, a pensarci bene)
Che poi questo abbia un effetto sensibile o meno, lo si vedrà nei mesi a venire, come al solito, e come al solito emergeranno o permarranno anche siti, nelle SERP, che faranno chiedere a tutti: ma allora, la qualità? E allo stesso modo, ci saranno altri che avranno adottato per filo e per segno tutte le buone pratiche senza vedere cambiamenti sensibili (sul tema, bellissimo pezzo di Rand Fishkin sulla frustrazione del SEO e altre amenità).
Vero. Verissimo. Però, nel frattempo, ancora una volta, l’aggiornamento di Google invita a imboccare una strada che sarebbe logico seguire, senza aspettare badanti. Perché è la strada dell’attenzione all’esperienza utente.
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