In attesa che esca anche il mio DCM – Dal giornalismo al digital content management, oggi è il momento di una cosa bella. La cosa bella è il fatto che ci sono due capitoli del manuale La professione del giornalista(*) che sono firmati da Davide Mazzocco e da me.
Sono il capitolo 41, dedicato all’informazione crossmediale, e il capitolo 42 (42, non so se mi spiego), dedicato al giornalismo e social newtwork.
Il libro è la “bibbia” per preparare l’esame da giornalista professionista (quello per cui a gennaio ho superato l’orale dopo aver seguito la procedura di ricongiungimento professionale, per capirci e aggiungere una nota biografica). Il che significa che chi studierà leggerà, probabilmente, anche le nostre pagine.
L’approccio che Davide ed io abbiamo dedicato alla nostra – piccola – parte del lavoro, nel quale siamo in compagnia di illustri colleghi, è quello che un’abbonata di Wolf ha definito “umile e competente”. Il senso di questa definizione è che abbiamo cercato di non salire su un piedistallo e di raccontare cose che conosciamo perché le facciamo. Che è l’unico approccio possibile sia al giornalismo sia alla formazione, secondo me.
Davide è una delle persone con cui ho avuto il piacere e la fortuna di lavorare in questi anni e con cui ho vissuto momenti di crescita professionale. È informato, professionale, serio e, soprattutto, privo di quel problema che affligge gran parte della categoria del giornalismo (e non solo): l’ego ipertrofico. Non essere egoici è un bene di valore assoluto. Come se non bastasse, Davide è autore di un bellissimo e utile libro per approcciare al giornalismo digitale, che si intitola Giornalismo online(*). Ed è anche un autore versatile e con una capacità davvero impressionante di trattare in maniera semplice e chiara concetti complessi (cosa che gli invidio molto). Recentemente ha scritto un saggio davvero interessante, di cui ho avuto modo di parlare qualche tempo fa: Propaganda Pop, che “vive” anche in un blog.
Di me, se siete capitati da queste parti, sapete anche troppo (e in ogni caso c’è un Chi sono, qua sopra, nel menù, che toglie ogni dubbio).
(*) I link rimandano al programma di affiliazione di Amazon UE. Vuol dire che se clicchi e poi compri, una piccola percentuale della transazione va a me, mentre a te non cambia niente.
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