Oltre la SEO è il titolo di un Workshop che tengo all’International Journalism Festival il 5 aprile 2017.
Intendiamoci: oltre la SEO non significa in alcun modo che la SEO sia morta. Anzi: è una disciplina viva e vegeta.
Nel 2016, sempre a Perugia, ho parlato di come utilizzare al meglio i motori di ricerca per il giornalismo.
Questa volta la sfida è andare oltre quelle pratiche. Andare oltre significa, in particolare, capire che:
- la SEO è, prima di tutto, uno strumento relazionale. Quindi serve per mettere il lettore al centro di un progetto giornalistico
- la SEO serve per ottimizzare il flusso giornalistico
- la SEO serve per capire che le metriche che usiamo abitualmente sono sbagliate
- la SEO serve per ottimizzare addirittura l’organizzazione del lavoro giornalistico
- la SEO ci permette di capire e di conoscere il nostro pubblico e di servirlo al meglio (e ci permette anche di fare analisi. Come spiegavo in un pezzo per Wolf, ci consente, per esempio, di capire meglio il pezzo di Luca Sofri in cui il direttore del Post spiega lo stato di salute del suo giornale online parlando della sua crescita)
- la SEO serve per produrre meno e produrre meglio
- la SEO integrata con tutti gli strumenti del content marketing serve per rendere i nostri contenuti giornalistici (o meno) contenuti con i super poteri
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