Alle 23.57 del 18 marzo 2016 ho effettuato un redirect 301 di massa delle pagine post di questo sito, per liberarmi di un retaggio che derivava da una scelta fatta velocemente al momento della creazione del medesimo.
Quando avevo pensato di cominciare a scribacchiare di nuovo su un sito/blog personale non avevo alcuna velleità, quindi ho avviato il tutto senza pensarci troppo. Poi ho capito, con il tempo, che potevo utilizzare questo sito anche per esperimenti SEO e per altre operazioni. La scelta che tolleravo meno di non aver fatto riguardava le URL. Volevo togliere la data dalle URL, perché non mi è di alcuna utilità averla. Per capirci, fino a poco fa le URL di questo sito erano in questa forma:
https://www.albertopuliafito.it/2016/03/sample-post/
Il che aveva, per le tipologie di post e di strategie SEO che utilizzo qui (anche come test) svariate problematiche. Non ultimo il fatto che se aggiornavo un post rinfrescandolo e riportandolo in home page cambiando la data, la URL veniva cambiata automaticamente e dunque dovevo generare un 301 dalla vecchia alla nuova URL. Senz’altro c’era un modo per automatizzare la cosa, ma volevo anche pulire le URL in generale, una volta per tutte.
E, a dirla tutta, volevo anche testare una modifica massiva su questo sito, di cui conosco molto bene posizionamenti e contesto e sul quale, se dovessi perdere posizionamenti, non sarebbe particolarmente grave visto che per le poche chiavi di ricerca che mi interessano davvero e sulle quali per me ha senso essere competitivo sui motori di ricerca, confido di poter recuperare se qualcosa dovesse andare male. Insomma, è un tipo di modifica che mi sento di fare con serenità.
Così, stasera ho deciso di procedere, ben conscio di quello che stavo per fare (forse qui ci vorrebbe un avviso tipo don’t try this at home. Cosa mi serviva?
La lista delle URL di tutti i post.
La lista delle URL modificate di tutti i post
Un plugin di redirect 301 che supportasse una modifica massiva.
Il cambio di struttura del permalink.
Ho utilizzato i suggerimenti contenuti in questo thread sul forum di wordpress per estrarre agevolmente una lista delle URL di tutti i post.
Ottenuta la lista l’ho messa in un file excel, colonna A. Ho copiato a parte la lista delle URL su un file di testo. Con il semplice cerca-sostituisci, ho fatto il “cerca” su tutti gli anni (nella formula /2016/) e tutti i mesi (nella formula /01/) e cliccato, per ogni anno e ogni mese, su “sostituisci tutto” (senza compilare il campo sostituisci). Nell’istantanea da Text edit forse si capisce meglio.
Poi ho copiato la nuova lista delle URL che ho ottenuto senza anno/mese nella colonna B del file excel.
Quindi ho aggiunto una colonna A con la dicitura 301. Il file, alla fine dell’operazione, si presentava così.
L’ho esportato in .csv.
A questo punto ho utilizzato il plugin di WordPress Eggplant 301 Redirects che consente di importare file .csv con le colonne A dedicata al tipo di redirect, B la URL originale, C la url verso la quale fare il redirect (ovviamente avevo impostato il file excel proprio così dopo aver letto le raccomandazioni del plugin).
Avevo in un’altra tab aperta la pagina Permalink Settings di WordPress. Appena il plugin ha importato la lista, ho cambiato il tipo di permalink, attivando la nuova struttura di URL che volevo, https://www.albertopuliafito.it/sample-post/
L’operazione è riuscita perfettamente. Tempo d’esecuzione fra ricerca delle informazioni e realizzazione: circa un’ora.
Finalmente posso far crescere in serenità questo sito senza più portarmi dietro quell’orpello fastidioso della data nella URL; posso anche testare nei prossimi giorni il comportamento di Google nei confronti di questo sito.
Annotare il redirect 301 su Google Analytics
Indice dei contenuti
Utilizzando la funzione annotazioni di Google Analytics, ho annotato la modifica fatta, in modo da ritrovarmela facilmente quando dovrò, eventualmente, fare valutazioni sui dati in futuro.
È una buona idea da mettere in pratica qualsiasi modifica si faccia sui propri siti.
Uno dei posizionamenti che tengo d’occhio
Adesso il prossimo passo sarà tener d’occhio alcuni posizionamenti. Per esempio, quello per la SERP “giornalismo SEO“, che mi vede in prima posizione organica da finestra anonima con il post in cui spiego le mie teorie sul rapporto fra SEO e giornalismo, appunto. Chiaramente, per Google il post ha ancora la URL
www.albertopuliafito.it/2015/03/giornalismo-seo/, come si può vedere dallo snippet.
Se ci clicco atterro correttamente sulla nuova URL www.albertopuliafito.it/giornalismo-seo/. Questo significa che il redirect 301 ha funzionato correttamente.
Le cose che mi interessano a questo punto sono due:
1) quanto ci metterà Google a cambiare la URL nello snippet
2) come cambierà il mio posizionamento su quella keyword
Un post con aggiornamento: “funziona”, dopo 12 ore
Dopo aver fatto il Redirect 301 di massa, ho aggiornato uno dei miei post, quello dedicato all’algoritmo di Twitter, sul quale ho in corso una delle strategie di posizionamento che applico ad alcuni dei miei test. Cos’ho fatto esattamente? Ho aggiunto del testo pertinente sul tema (avevo, in altre parole, qualcosa da dire), e poi ho attualizzato il post cambiando data e ora di pubblicazione. In dodici ore, il Redirect 301 e l’aggiornamento hanno fatto il loro dovere. Ora Google mostra già nella SERP il post con la URL nuova e lo snippet corretto.
La SERP è quella relativa alla query “algoritmo Twitter“. Il post appare, al momento da navigazione anonima, in prima pagina, quinta posizione (prima dell’aggiornamento era in seconda pagina).
Redirect 301: cos’è
È una redirezione di URL (URL redirection o URL forwarding) che indica che una pagina che prima si trovava a una determinata URL ora si trova su un’altra, in maniera permanente.
Fa parte dei codici di stato HTTP. Tutti i codici di stato del tipo 3xx sono redirezioni
Redirect 301: perché mi serve?
Se decido di muovere definitivamente una pagina da una URL ad un’altra, tutte le indicizzazioni o le condivisioni di quella pagina andrebbero perdute se non eseguissi il redirect.
Quindi, per esempio, la pagina indicizzata da Google, se trovata in SERP e cliccata, genererebbe un errore 404.
O ancora, se avessi condiviso su un mio profilo social la vecchia URL e qualcuno ci cliccasse sopra, non troverebbe nulla senza la redirezione corretta verso la nuova URL.
Redirect 301 e SEO
Senza dubbio è il modo migliore per comunicare ai motori di ricerca che un contenuto è stato spostato.
Su Moz una spiegazione delle “buone pratiche”.
Lascia un commento